Tra self empowerment e digital awareness: un nuovo design delle competenze professionali

Imparare a vivere in digitale. Capire come non perdere la relazione con l’altro. Reinventarsi. Questi sono gli imperativi più stringenti dell’oggi. Questioni che interessano indistintamente singoli e aziende.

Le nevrosi sociali di un anno fa sono diventate psicosi. Si registra un peggioramento delle condizioni psichiche dei cittadini. C’è tensione. Da dove iniziare dunque in quanto azienda?

Chi sottopone oggi analisi di clima si vede sommergere da richieste di aiuto. I dipendenti chiedono di parlare con psicologi e centri d’ascolto. Per poter esternare quel malessere generato dal Covid-19, tra timore della malattia e isolamento forzato.

Giulia Borgherese ha trovato nel self empowerment una possibile risposta. Una strategia in 4 passaggi, atta a rimettere al centro la persona. A stimolarla. A dare a tutti noi una nuova carica.

Vediamola insieme:

  1. Curare la persona e l’intelligenza emotiva. Se la persona è emotivamente compromessa o ansiosa percepisce il cambiamento con negatività. Si pone negativamente verso i nuovi strumenti e arriva a non volerli utilizzare. Un esempio pratico è l’AI. Essa è un bonus, saperla usare semplifica la vita e riduce lo stress. Ma chi vive in uno stato mentale alterato non ne vede i benefici e la percepisce come un ostacolo, che non ha interesse a usare. Ecco allora che un sostegno psicologico diventa la chiave di volta per la ripartenza.
  2. Guidare verso l’autoconsapevolezza di sé e di come si usa il digitale (digital awareness). L’autovalutazione è importante, ma spesso manca l’autoconsapevolezza. Una mente lucida e autoconsapevole è il primo passo per il cambiamento. E l’azienda è chiamata a guidare i suoi dipendenti e collaboratori verso simile risultato.
  3. Implementare le proprie skill. A questo punto bisogna lavorare sulle skill. Facciamo un esempio pratico. Cosa serve per lavorare in un Call Center da remoto? Bisogna saper scrivere. Oggi avere un background da Social Media Manager o Graphic Designer è considerato un plus dai Contact Center, perché queste figure professionali sanno scrivere in modo diverso a seconda del canale scelto. Certo, la richiesta di nuove competenze può creare nei lavoratori un ulteriore senso di sbandamento: non solo instabilità nella vita privata, ma anche sul lavoro. È dunque importante che i dipendenti siano motivati al cambiamento, che vedano nel reskilling una possibilità, e non una prova da superare!
  4. Infine, si dovrebbe ricercare la resilienza. Traduciamo la resilienza come la capacità di vivere il cambiamento, l’apertura mentale. La tecnica si può apprendere, ciò che è difficile insegnare è la flessibilità. Il coraggio di mettersi in gioco. Un percorso soddisfacente di self empowerment punta a concludersi con la riscoperta della resilienza del singolo. Una motivazione, una fiamma. Che porta a mettersi alla prova, a voler investire in sé stessi, per essere la migliore versione di sé per sé (e non perché ci viene imposto).

Eleonora Medica