Particolare di CMYK – murales 3D creato dal collettivo norvegese Skurktur (Skurktur website)
Il dirigente/titolare/responsabile vive, oggi, una crisi di cambiamento e di crescita. Avverte il bisogno di dire parole pensate, di recuperare le variabili adeguate del passato per coniugarle nelle nuove realtà aziendali.
La necessità è produrre cultura oltre che profitti economici. La parola e il gesto di ogni professionista conferiscono significati all’organizzazione ed ai servizi offerti.
Il fine è gestire la complessità con la complessità. Complexus è ciò che viene tessuto insieme. Molte persone possiedono ampi mezzi di comunicazione rispetto a quello che hanno effettivamente da comunicare.
Il governo delle relazioni e la gestione del cambiamento
La qualità delle prestazioni è importante come la qualità delle relazioni.
Valutiamo il risultato di una procedura, ma anche la legittimità, l’utilità, il vantaggio e le strategie utilizzate con le persone. L’impegno è, quindi, apprendere a pensare non solo produttivamente, ma criticamente.
Gestire l’informazione è un problema che riguarda la conoscenza e, dunque, bisogna garantire nelle organizzazioni la conoscenza organizzata e pensata, messa, cioè, in relazione nel gruppo e in un contesto territoriale.
La vision, la mission, i valori, le strategie, le competenze distintive dell’azienda sono variabili direttamente legate alla capacità di elaborare pensieri, di coltivare idee, di creare la complessità, oltre che di patirla, perché essa possa essere a servizio delle persone. Conoscere e pensare significa, in fondo, imparare a dialogare con l’incertezza.
Non si tratta solo di modernizzare la cultura aziendale, ma di creare una cultura aziendale per la modernità.
Il responsabile/capo apprende a sprogrammare e a destrutturare per conoscere, capire e coinvolgersi e, in seguito, scegliere non di cambiare a tutti i costi, ma di effettuare e sostenere i cambiamenti utili e adeguati alle persone, all’organizzazione e all’ambiente.
Per approfondimenti:
http://www.ndcomunitadiricerca.it/la-scuola-di-educazione-alla-persona-2/
