La figura del formatore non è semplice da definire. Il vocabolario liquida la questione in poche righe frettolose; nessuna definizione standard, solo un generico “persona addetta a preparare chi si avvia a una professione o attività”.
Ma cosa differenzia questo professionista da un professore, per esempio? E cosa fa, di preciso, il formatore?
Noi di BHR abbiamo deciso di chiederlo a Michela Lombardi, la nostra formatrice più giovane. Abbiamo voluto raccogliere le sue sensazioni, per raccontare cosa si prova a vestire questi panni per la prima volta.
Michela ci parla di aspettative, energia, di quel pizzico di agitazione che spinge a fare meglio… La sua voce racconta di una nuova sfida, un nuovo percorso, una nuova avventura.
Questa avventura.
L’esperienza di Michela Lombardi
“Buonasera dottoressa Lombardi! La contattiamo dall’Istituto Professionale Alberghiero Roberto Virtuoso di Salerno, perché ci piacerebbe organizzare una formazione sul tema del Problem Solving e del pensiero snello. Dovrebbero partecipare circa sessanta docenti. Possiamo contare su di lei?”
Ho accettato senza nemmeno pensarci: che bella sfida! Ovviamente, nell’istante in cui ho attaccato il telefono sono arrivati i dubbi. Dovevo formare l’intero corpo docente di una scuola superiore. E ora?
Devo farli divertire, mi sono detta. Il nostro tempo insieme deve essere piacevole, oltre che utile. E così è stato. Ho portato un role play, sei volontari hanno giocato. Insieme hanno affrontato un problema, lo hanno analizzato da punti di vista diversi, hanno riso (tutti e 60), hanno esercitato il pensiero laterale e sì, lo hanno risolto.
Cosa mi porto a casa? Allegria, sorrisi, positività, energia e voglia di imparare.
“La più grande motivazione ad apprendere è la percezione dell’apprendimento come proprio bisogno o desiderio”, insegna Bastone. Per me, una formazione riuscita è soprattutto questo. Persone appagate, che vogliono imparare ancora.
Michela Lombardi, BHR – Recruiting & Training Specialist
La formazione
La formazione di Michela, dal nome Problem solving & Pensiero snello, è stata fruita dal corpo docente dell’Istituto Professionale Alberghiero Roberto Virtuoso di Salerno il 24 Marzo 2021.
Attraverso quattro elementi (ascolto, interazione, gioco e divertimento), questa proposta formativa introduce i fruitori alla metodologia del problem solving, ovvero l’insieme delle abilità coinvolte nella risoluzione dei problemi (siano essi razionali o emotivi), ed espone le principali tecniche da adottare per migliorare le proprie capacità di risolutori.
L’uso di Mentimeter, piattaforma che permette di creare presentazioni interattive, ha permesso di ottenere feedback immediati, grazie a domande, sondaggi, word cloud, reazioni e molto altro.
Infine, il case study affrontato ha permesso di mettere in pratica le strategie di problem solving trattate. Per mantenere alta l’attenzione e condire l’esperienza con tanto divertimento, si è scelta la forma del role play. L’esito è stato un esercizio di pensiero laterale efficace e ricco di risate.
Se ci segui lo saprai, per noi di BHR il divertimento è una cosa seria!