5 consigli della nostra Head of Talent Acquisition
“Quando il cliente chiama capisco subito che sarà una selezione difficile. Cerca una persona particolare in una particolare posizione geografica, un’isola. Invece, quasi per miracolo, arriva una candidatura spontanea. La persona conosce la società e vorrebbe entrare a farne parte. Mi rendo conto che è adeguata al ruolo già al colloquio conoscitivo. Step successivo: prova tecnica. Invio i materiali con la sensazione che le nostre strade si divideranno presto. E infatti arriva la telefonata. ‘Non mi aspettavo un test di ore! Lavoro, non ne ho il tempo. La mia esperienza è certamente valutabile sprecando meno tempo. Un test più snello, una chiacchierata tecnica… Non ho intenzione di proseguire’. E così si ritira dalla selezione. L’interesse per la società è volato via”
Chiara Anania, BHR – Head of Talent Acquisition
Nel mondo ICT appena il 13% delle persone invia domande di lavoro o ricerca attivamente.
Il motivo? In questo settore la domanda è vastissima.
Quando si parla di profili middle e senior, poi, la ricerca diventa quasi una mission impossible. Le aziende hanno un enorme bisogno di persone esperte, ma la verità è che queste spesso sono già impegnate altrove. Ed è difficile equiparare o superare la loro esistente offerta economica.
Tradotto: selezione difficile.
Ecco allora che per ottenere il risultato sperato diventa essenziale per le aziende presentarsi al meglio. Perché in un mercato saturo ciò che fa davvero la differenza è chi siamo e come agiamo.
I consigli di Chiara Anania per le aziende
1. “Aiutate le persone ad avere una percezione chiara della vostra realtà! Solo con chiarezza e onestà nel racconto dei valori che vi appartengono potrete trovare chi fa per voi. Inoltre, ci aiuterete a stabilire un rapporto di fiducia con chi entra in shortlist.”
2. “Anche la schiettezza sull’offerta paga. La persona da voi contattata vorrà confrontare ciò che l’aspetta con ciò che dovrebbe lasciare. Ricordiamoci che, prima che entrassimo nella sua vita tramite LinkedIn o altri servizi, non stava cercando di cambiare lavoro.”
3. “Ci vuole chiarezza anche nella descrizione dei vari step dell’iter selettivo. La vostra prova tecnica richiede una giornata? Ditelo subito! Niente sorprese.”
4. “Lo ripeto: la persona non era alla ricerca di un lavoro… Eppure noi ne abbiamo conquistato l’attenzione, faticosamente. È un buon risultato, certo. Ma il lavoro non finisce qui! Aiutateci a incuriosire le persone durante tutto il processo di selezione. Come si traducono i vostri valori nella vita d’ufficio? Come funziona l’onboarding? In che modo i vostri dipendenti sono ambassador della vostra visione? Raccontatecelo. E raccontatelo a chi non vede l’ora di scoprirlo: chi si sta sottoponendo al vostro giudizio.”
5. “Mettetevi nei panni di chi state contattando. Provate a snellire i processi, date valore al tempo. La selezione è un processo impegnativo e complesso non solo per le aziende!”
Chiara Anania, BHR – Head of Talent Acquisition
Ricapitolando: per affrontare al meglio quella che si prospetta una “selezione difficile”, ci vuole chiarezza. Su tutto!
Gli altri elementi sono un buono storytelling, molta partecipazione e cura. Perché ricordate, le persone che contattate oggi potrebbero essere, da domani, parte del vostro team.
Eleonora Medica